venerdì 29 marzo 2013

osservazione



Dovete osservare, come osservate una lucertola che passa, che sguscia attraverso il muro, vedendo tutte le sue quattro zampe, il modo in cui si infila nel muro; dovete osservarla, e mentre lo fate, ne vedete tutti i movimenti, la delicatezza dei suoi movimenti. Così, allo stesso modo, osservate il vostro pensare, non correggetelo, non sopprimetelo – non dite che è troppo difficile – solo osservatelo, ora, questa mattina." (J. Krishnamurti)



La tua pace interiore è il più bel regalo che puoi fare agli altri. (Lama Gangchen)
Sembrerebbe scontato, ma tu, la pace interiore, ce l'hai? E' probabile che tu la conosca già. Suppongo ti sarà capitato di vivere momenti particolarmente estatici o, per lo meno, intensi. Brevi frangenti durante cui ti sei sentito rapito e in sintonia con l'universo intero. E' anche ragionevole credere che il loro impatto ti abbia lasciato una traccia interiore. Bene, quando hai tempo, fermati un attimo, chiudi gli occhi, rivivi quell'esperienza e circoscrivine il ricordo. Quindi segui per qualche istante la traccia mnemonica che ti consente di richiamare appieno quella specifica sensazione di benessere. Immergiti nella sua rievocazione. Dopo qualche attimo la reminiscenza del flashback di pace interiore riattrarrà l'antica sensazione rendendola, se possibile, ancora più viva. A questo punto preservala, custodiscila come il più prezioso dei tesori possibili. Ma la meditazione è solo all'inizio. Ora condividi in silenzio – senza darlo minimamente a vedere – la tua sensazione di pace interiore con chiunque abbia la fortuna d'incontrarti. Proietta l'amicizia, l'affetto, la gratitudine su tutti gli esseri di luce con cui t'imbatterai lungo il cammino, ma non svelare mai il tuo segreto. Non rivelarlo mai, nemmeno se ti fosse chiesto espressamente. Giacché il suo potere è correlato alla discrezione e alla bontà con cui ne fai uso.